Arriva proprio in queste ore una notizia che non potrà che far piacere a tutti i dealer della cooperativa sanremese, ma anche del resto dello staff e dei commercianti della città ligure nell’apprendere che la direzione del casinò di Sanremo è riuscito a siglare un importante accordo che vedrà il famoso format pokeristico di rilevanza internazionale, il WPT o World Poker Tour proprio a metà giugno, un periodo molto azzeccato per far sì che i giocatori possano godersi anche il sole ed il mare della riviera ligure che in quel periodo dell’anno non mancheranno sicuramente.
Il casinò di Sanremo recupera almeno in parte la figuraccia da poco fatta
Con la notizia che vedeva l’European Poker Tour scegliere di spostarsi a Malta in sostituzione della ormai storica tappa sanremese ed il conseguente distacco con la società organizzatrice, la Pagano Events che di conseguenza toglie alla casa da gioco ligure anche le tappe dell’Italian Poker Tour, altra manifestazione pokeristica di prim’ordine, a Sanremo si resta senza tornei di poker, ma sopratutto senza giocatori. In seguito a questa notizia è successo davvero di tutto: dipendenti del casinò, sindacati, cooperativa dei dealer e commercianti della città hanno duramente contestato i manager del casinò di Sanremo, attribuendo a loro le cause di questo colossale fallimento, in modo pienamente legittimo secondo il nostro parere.
La faccia è salva, ma basterà solo il WPT?
Quando tutto ormai sembrava perduto giunge la notizia relativa all’accordo con il World Poker Tour del quale parla orgoglioso il patron di Tilt Events Pier Paolo Ruscalla, che ha collaborato al fine di mandare in porto questo accordo che vedrà la tappa di Sanremo affiancata da un’altra che si giocherà al casinò di Venezia e che permetterà la partecipazione a questo importante evento ad un pubblico molto vasto, dato che il costo d’iscrizione sarà di “soli” 990 euro, per allinearsi alle richieste del mercato italiano.
Un torneo va bene, ma per tutto il resto dell’anno
Non basta sicuramente un torneo a metà dell’anno per gridare a gran voce: “Il poker del casinò di Sanremo è salvo!” e si auspica che a questo accordo ne seguano altri che possano permettere di vedere altri eventi posizionarsi negli altri 53 weekend del 2015 ancora liberi. Negli anni passati, raramente si sono visti meno di 10 grandi tornei a stagione e di certo ancora siamo molto lontani dagli standars ai quali il casinò di Sanremo era abituato precedentemente, ma un passo è stato fatto e chissà che questa volta dopo lo scossone, chi amministra la struttura si sia fatto un bagno di umiltà affinchè fatti come questo non tornino a ripetersi nuovamente in futuro.