Spesso le iniziative messe in atto dai governi piacciono poco (o non piacciono affatto) a cittadini ed alle aziende italiane, ma una che ha sicuramente sollevato il malumore generale è la decisione del governo tecnico Monti, che decise di abbassare la soglia del denaro fisico utilizzabile per i pagamenti fino a 1000 euro in contanti, cosa che ha arrecato disagi a diversi settori tra cui ovviamente quello dei casino terrestri, che si sono trovati così a dover gestire una mole di assegni e bonifici bancari a cui prima non erano abituati.
Fino a 3000 euro, come nel resto d’Europa
Sono già state diverse le mozioni parlamentari presentate e pare che forse sia arrivato il momento buono perchè questo limite (assurdo) possa essere messo in discussione e la cosa non può che far piacere ai vertici delle case da gioco italiane, da sempre contrari a questa imposizione. Ovviamente non sono solamente i casinò a giovare di un eventuale innalzamento della cifra di denaro in contanti utilizzabile per i pagamenti, ma anche diversi altri settori che vedrebbero non di poco semplificate tutte le operazioni.
I 1000 euro in contanti per combattere l’evasione ma…
Uno dei tanti motivi che hanno spinto Monti e il suo staff a proporre questa regola, è legato strettamente alla lotta dell’evasione fiscale, ma come sempre fatta la legge e trovato l’inganno. I tanti furbetti che erano soliti farsi pagare in nero, non hanno di certo desistito e hanno continuato a muoversi come sempre, trovando varie strade per tornare puliti i soldi non tassati e cosa di meglio di un casinò terrestre che sopra i 1000 euro paga le vincite in assegno? Alcuni si sono addirittura attrezzati in maniera tale da non doversi muovere fino alle sale da gioco, accordandosi con le ormai diffuse sale VLT che così possono pagare le vincite in contanti e recuperarli offrendo l’assegno che sarebbe spettato al giocatore a chi invece ha bisogno di liberarsi della cartamoneta.
Di certo abbassare la soglia dei pagamenti a 1000 euro non ha aiutato la lotta all’evasione: chi evadeva ha continuato a farlo in maniera indisturbata ed il cittadino si è trovato spesso nella situazione a vivere dei disagi perchè magari quella bolletta salata da 1050 euro non c’era proprio modo di pagarla con i contanti del salvadanaio faticosamente risparmiati.